Insieme contro la marea.

L'Unimog della DLRG Cuxhaven, il mezzo di soccorso in grado di intervenire sulle superfici lasciate scoperte dalla bassa marea.

Squadra di soccorso celere, questo il nome della sezione della DLRG Cuxhaven che è a disposizione 24 ore su 24 per intervenire nei casi di emergenza in acqua o in prossimità delle acque. La SEG opera in connessione con la squadra locale che si occupa delle operazioni di salvataggio in acqua ed è composta da circa 45 membri volontari che operano avvalendosi dell'aiuto fondamentale di un membro della squadra sempre pronto a mettersi in prima fila: l'Unimog.

Sempre in servizio.

Il considerevole parco veicoli della squadra locale del DLRG Cuxhaven è composto da quattro Unimog che sono incessantemente in servizio. La loro missione: salvare vite umane. La peculiarità di questi veicoli è il loro equipaggiamento pensato specificamente per affrontare le difficoltà insite nelle superfici lasciate scoperte dalla maree. «Abbiamo acquisito gli Unimog dall'esercito e poi, negli anni, li abbiamo messi a nuovo», racconta Andrew Weigelt, addetto al parco veicoli. Nel 2013 abbiamo iniziato con gli interventi di modifica apportando ai veicoli una quantità di cambiamenti.

Più Unimog nelle operazioni di soccorso:

Nessuna paura dell'acqua.

Il veicolo portattrezzi «Technik» (GW-W) è un Unimog 1300 L appartenente alla serie U 435, dotato di trazione integrale e di verricello anteriore da 5 t. Il veicolo realizzato nel 1982 è dotato del modello 1 di cabina dell'esercito ed è stato modificato ed equipaggiato in base alle esigenze della DLRG Cuxhaven. «Siamo completamente autonomi e grazie all'Unimog siamo in grado di generare corrente, calare in acqua le imbarcazioni, tagliare alberi e svuotare dall'acqua veicoli di piccole dimensioni o cantine», spiega Andrew Weigelt.

Unimog in missione di salvataggio su Usedom

Un equipaggiamento speciale per i sommozzatori.

Un'ambulanza (KRKW) utilizzata in passato dall'esercito è stata riequipaggiata come veicolo portattrezzi per i sommozzatori (GW-T) per il servizio di soccorso in acqua. Anche in questo caso si tratta di un Unimog 1300 L a trazione integrale. Realizzato nel 1987, il veicolo mantiene la sovrastruttura furgonata utilizzata in passato. «In conformità con le nostre direttive sugli equipaggiamenti previsti per i sommozzatori – quelli che ora presso la DLRG sono chiamati sommozzatori di pronto intervento –abbiamo allestito l'Unimog con un equipaggiamento completo per quattro sommozzatori», racconta Andrew Weigelt.

Operazioni di soccorso nelle aree soggette ai flussi della marea: come affrontare la forza della natura.

Oltre ad un Unimog utilizzato come veicolo cassonato e automezzo per le esercitazioni, il tuttofare impiegato nelle operazioni di soccorso nelle aree soggette ai flussi della marea rappresenta il cuore del parco veicoli. Si tratta in questo caso di un Unimog 1300 L del 1984 impiegato esclusivamente nelle operazioni di salvataggio sulla costa occidentale di Cuxhaven.

Il veicolo è configurato in modo tale da consentire alla DLRG di calare in acqua imbarcazioni di soccorso ed un jet ski. Sul cassone del veicolo universale a motore sono inoltre disponibili anche otto posti a sedere per consentire di accogliere più persone in caso di incidente. Un'altra persona può essere trasportata in posizione sdraiata su una barella a cucchiaio disposta all'interno dell'abitacolo. In questo modo in caso di improvviso aumento del livello dell'acqua è ad esempio possibile trasportare a terra in sicurezza tutti gli occupanti dei carri utilizzati per le gite sulle superfici lasciate scoperte dalla marea.

«La particolarità del nostro Unimog è che le strutture di allestimento possono essere completamente smontate», afferma Andrew Weigelt. «Tutto ciò che si trova nella parte inferiore – ad esempio le batterie – sono state rialzate mentre la ruota di scorta e le cassette portaoggetti sono stati smontate.»

Inoltre tutto il telaio è stato verniciato con una speciale vernice da imbarcazione resistente all'acqua salata. «Ciò nonostante dopo ogni intervento l'Unimog deve essere lavato con grande scrupolo anche con acqua calda per rimuovere integralmente il sala e la sabbia», aggiunge Andrew Weigelt.

Gli Unimog sono equipaggiati alla perfezione per poter viaggiare sui fondi sabbiosi sia di giorno che nelle ore notturne.

Andrew Weigelt, Schirrmeister, DLRG Cuxhaven e.V.

La capacità di saper affrontare condizioni estreme. In lotta contro il tempo.

Oltre alla sua robusta struttura, il vantaggio fondamentale dell'Unimog rispetto agli altri veicoli analoghi sono le sue eccezionali caratteristiche fuoristrada, esaltate dalla trazione integrale e dal differenziale.Inoltre la sua impressionante capacità di guado consente all'Unimog di attraversare i profondi canali creati dalla marea e di transitare sui fondi sabbiosi anche quando l'acqua torna a salire fino ad un'altezza di 1,20 m.

Il nemico più insidioso per le squadre di soccorso che operano su questi terreni, però, è il tempo. «Normalmente l'acqua qui sale di circa 3 cm al minuto ma quando il vento è sfavorevole questo valore sale addirittura a 11 cm al minuto», afferma l'addetto stampa e responsabile delle relazioni con il pubblico Christoph Plaisier, che lavora presso la DLRG Cuxhaven da circa nove anni operando anche in "prima linea".

Una netta superiorità rispetto ai trattori.

"Naturalmente potremmo anche usare i trattori", dice Andrew Weigelt. "Ma c'è sempre il problema dell'impatto delle onde. Con l'Unimog, è tutto molto più compatto".

Un altro vantaggio menzionato dall'addetto al parco veicolo è la cabina di guida dell'Unimog. Ad eccezione di alcuni piccoli dettagli le plance sono quasi del tutto identiche. «Quando imparano a guidare un veicolo, i nostri conducenti possono guida praticamente metà dei veicoli della flotta e quindi non devono essere istruiti da capo ogni volta che salgono su un altro veicolo.»

L'Unimog – una scelta senza alternative.

Anche in futuro le squadre di soccorso di Cuxhaven intendono affidarsi all'Unimog. «Alternative reali non ce ne sono», afferma convinto Andrew Weigelt. E se l'Unimog sapesse anche nuotare sarebbe una barca perfetta», afferma ridendo il nostro responsabile del parco veicoli. Qualcosa di meglio saprebbero fare teoricamente solo i mezzi anfibi. Un veicolo del genere è in uso presso l'azienda di cura e soggiorno. Ma l'utilizzo di componenti speciali ne rende estremamente complessa la riparazione. «Con l'Unimog, invece, basta interpellare il Service Partner Unimog e richiedere il componente necessario», sintetizza Andrew Weigelt.

Un veicolo terrestre con i geni del natante.

Anche se l'Unimog della DLRG Cuxhaven non può nuotare, è dotato di un sistema di tracciamento indipendente che si fonde con i segnali AIS (Automatic Identification System) della navigazione nei centri di controllo. Grazie ad esso è possibile monitorare da terra l'ubicazione del veicolo verificando la presenza di eventuali pericoli. Se non è propriamente in grado di nuotare, l'Unimog assomiglia però molto al veicolo tuttofare desiderato da Andrew Weigelt.

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