L'ELMO sotto le palme
dell'America centrale

In giro per il mondo con l'Unimog allestito per le spedizioni – Parte 4.

Europa, Asia, Australia, America del Nord. Abbiamo già accompagnato il Team ELMO in giro per il mondo per decine di migliaia di chilometri. L'ultima volta che abbiamo ricevuto notizie riguardanti Sonja, Dirk e l'ELMO, il loro Unimog U 1450 L, si trovavano negli Stati Uniti. Dirk, che finora ha già visitato più di 100 Paesi, e Sonja, appassionata di viaggi come Dirk, hanno visitato molti luoghi anche in America centrale e hanno molte cose da raccontarci sul loro viaggio.

Ciao ragazzi, che bello sentirvi. Siete partiti dalla Florida per un viaggio che vi ha portati lungo la Costa del Golfo degli Stati Uniti e poi fino al Texas, dove avete incontrato i vostri amici. Dopo cos'è successo?

Dirk: Siamo andati in Messico – e tutti ci avevano messi in guardia.

Sonja: In effetti all'inizio è stato strano. Non appena abbiamo oltrepassato il confine a Matamoros, ci sono subito venuti incontro i primi pickup dell'esercito – dotati di griglie parasassi e mitragliatrici collocate sulla parte superiore.

Sonja: Oltre all'esercito, in Messico abbiamo anche avuto a che fare con dissuasori di dimensioni notevoli. 

Dirk: Alcuni sono alti dai 30 ai 35 centimetri. Se procedendo a una velocità di 60 km/h sfuggono alla vista, possono letteralmente distruggere il veicolo.

Sonja: Abbiamo visto le foto di un veicolo con equipaggiamento da spedizione completamente distrutto nella parte centrale. L'ELMO ne è invece uscito illeso.

In Messico avete incontrato anche le vostre nuove «compagne di viaggio», vero?

Dirk: Esatto. Abbiamo scoperto che in 24 ore le formiche sono in grado di impossessarsi di un intero veicolo. Il problema consiste nel fatto che, una volta che si sono infilate, è molto difficile convincerle ad andarsene.

Formiche, esercito – avete vissuto anche esperienze positive in Messico?

Dirk: Abbiamo visitato quasi tutte le piramidi messicane fino ad esserne sazi. (ride) Abbiamo rinunciato solo a Machu Picchu, in Perù, perché i punti presi d'assalto da tutti in realtà non sono poi così entusiasmanti – almeno secondo la nostra esperienza. In altre località abbiamo visitato delle piccole rovine davvero suggestive – e soprattutto abbiamo potuto ammirarle da soli.

È ormai passato parecchio tempo da quando siete stati in Messico. Dove siete andati dopo?

Sonja: In Belize,dove tuttavia siamo rimasti molto poco. La stagione delle piogge non ci ha permesso di visitare le spiagge né i parchi nazionali.

Sulla Panamericana – sempre verso Sud.

Poi è stato il turno del Guatemala, giusto?

Sonja: Sì. Il Guatemala è proprio un bel Paese.

Dirk: Tra gli altri luoghi, abbiamo visitato Tikal.

Sonja: Si tratta del più grande e importante sito Maya presente in Guatemala, conservato e curato in modo davvero eccellente. Ci si trova in cima a una piramide nel bel mezzo della giungla, sopra la sommità degli alberi, tra i quali si scorgono i templi presenti nell'area limitrofa. Un panorama molto affascinante!

Dirk: Tra l'altro in Guatemala abbiamo percorso per la prima volta la famosa Panamericana, la strada che collega il Sud, il Centro e il Nord del continente americano. Transitare su questa strada è stata un'esperienza che non poteva mancare. Poi proseguendo sulla Panamericana abbiamo raggiunto l'Honduras.

Che cosa avete visitato lì?

Sonja: In Honduras abbiamo trascorso parecchio tempo sulla CA5. È un'arteria fondamentale e quando la percorri hai l'impressione che è lì che la vita si svolge. Le persone si assiepano con le loro capanne ai margini della strada per vendere le mercanzie. Si può acquistare di tutto – frutta, carne, verdura.

Dirk: La CA5 ci ha offerto per la prima volta l'occasione di attraversare un passo, per raggiungere il quale la strada si inerpica per 50 chilometri per poi ridiscendere lungo un tracciato di 30 chilometri. Per superarlo ci è voluta un'intera giornata. Per affrontare la discesa occorre inserire la terza e devi dimenticarti dei freni che altrimenti si surriscalderebbero. È per questa ragione che si procede così lentamente.Molto, molto lentamente. Un vero esercizio per imparare a guidare in modo calmo e rilassato.

Suggerimenti per chi viaggia in America centrale utilizzando la rete stradale.

In Nicaragua invece siete rimasti di meno, vero?

Sonja: Sì, in Nicaragua abbiamo trascorso solo due notti; il nostro visto infatti era valido solo per quattro giorni. La nostra intenzione era solo di transitare, senza fermarci. 

Cosa significa attraversare i confini dei Paesi dell'America Centrale?

Sonja: Code di autocarri, lunghe fino a sette chilometri. E quando ci sei non puoi che affrontare la coda; nella maggior parte dei casi ci vogliono due o tre ore. Giunti alla frontiera è necessario fare copie dei documenti e compilare moduli. E dove fare le copie è un problema che ti devi sbrigare da solo.

Con l'Unimog allestito per le spedizioni in giro per il mondo – Parte 1.

Dirk: Mi piazzo nel bel mezzo della strada e inizio a invocare aiuto ad alta voce. Tutti mi vengono incontro di corsa: «Che succede? – «Ehi, ho bisogno di una copia».

Sonja: Un suggerimento assolutamente importante è controllare scrupolosamente tutti i documenti – anche se le persone dietro di te iniziano a innervosirsi. 

Dirk: Se trovano che qualcosa non va nei documenti, in caso di dubbi vieni rispedito fino al confine oltrepassato inizialmente per accedere al Paese. A proposito, finora sono 45 i confini che abbiamo attraversato. Ma torniamo al nostro viaggio: superato il Nicaragua, ci siamo diretti verso la Costa Rica.

Meta turistica della regione prediletta dagli americani e anche piuttosto cara, vero?

Dirk: Proprio così, il Paese risente molto dell'influenza statunitense e rispetto al Nicaragua i prezzi sono abbastanza elevati. In compenso le strade sono in ottimo stato.

Sonja: Anche la Costa Rica è un Paese splendido: ci sono delle spiagge molto belle – nonostante la stagione delle piogge.

Poi è stata la volta di Panama.

Cambio di olio per il rinvio.

...la nostra ultima tappa in America centrale. 

Dirk: Esatto. Qui ho cambiato l'olio del rinvio dell'ELMO. In corrispondenza della vite magnetica posteriore destra c'era una quantità tale di frammenti che mi sono fatto prendere dal panico. Per prima cosa ho fotografato il componente e ho inviato la foto ad Alexander, un caro amico che mi fornisce una preziosa assistenza per questioni di tipo tecnico. Secondo lui i frammenti non erano dovuti alla rottura di qualche componente ma erano semplicemente prodotti dallo sfregamento. Dunque non sarebbe stato necessario intervenire aprendo il gruppo. Così, adesso ogni 1.500 chilometri cambiamo l'olio del rinvio posteriore destro.

Da Colón verso il Sudamerica attraverso il Canale di Panama.

Nonostante l'intoppo, siete comunque riusciti a raggiungere finalmente il canale e ad attraversarlo.

Dirk: Sì, abbiamo ottenuto il permesso per parcheggiare l'ELMO presso una centrale di polizia a Colón e abbiamo pernottato lì, con vista direttamente sul canale. È stato davvero incredibile. Nel canale transitano navi che trasportano migliaia di container. Per il transito di una nave di questo tipo ci vogliono 24 ore e il costo del passaggio può arrivare a 250.000 dollari. Ogni giorno il canale può essere attraversato all'incirca solo da 50 navi.

Dirk: Abbiamo portato l'ELMO fino al porto di Colón. Attraversando la fitta vegetazione della giungla due giorni dopo abbiamo ripreso il treno in direzione Panama City, dove il nostro mezzo era diretto. Il tratto compreso tra Colón e Panama City un tempo faceva parte della più importante rete di collegamento tra l'Est degli Stati Uniti e l'Ovest, quando ancora non esistevano le strade che abbiamo oggi. Altrettanto importante era questo treno, che emana un fascino simile a quello dell'Orient Express dei racconti di Agatha Christie. Veramente bello.

Sonja: In quel momento però non sapevamo che sulla nave dell'ELMO erano stati scassinati dei veicoli senza che nessuno se ne rendesse conto. L'unica cosa di cui eravamo al corrente è che durante il tragitto poteva succedere di tutto. Di questo però vi parleremo la prossima volta...

Perfetto! Non vediamo l'ora di scoprire le vostre avventure in Sudamerica.

Pausa per il Team ELMO.

Il Team ELMO è attualmente in Sud America. In Uruguay Sonja e Dirk hanno buoni amici con i quali trascorreranno i prossimi giorni e le prossime settimane al sicuro. I due usano la pausa anche per prendersi cura dell'Unimog. Dirk ha appena cambiato l'olio del cambio e dell'asse.

Sulla sua pagina Facebook, il Team ELMO tiene aggiornati tutti i fan del fuoristrada.

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